Obesità infantile e ruolo della scuola
- Dott.ssa Ilaria Salvatori
- 13 dic 2023
- Tempo di lettura: 1 min
L’obesità infantile, è infatti una delle più grandi sfide che la società moderna si trova ad affrontare.

Uno spostamento verso una “western diet” poco salutare, la reperibilità di cibo da fast food e la disinformazione contribuiscono a favorire abitudini alimentari sbagliate.
E’ importante, difatti, educare i bambini sin dalla scuola dell’infanzia.
I dati emersi dall’indagine “Okkio alla salute”, promosso e finanziato dal Ministero della Salute, sono infatti abbastanza preoccupanti: il quadro che emerge mette in evidenza che, nel 2019, i bambini in sovrappeso sono il 20,4% e gli obesi il 9,4% (valori soglia dell'International Obesity Task Force, IOTF).
Problematiche e fattori di rischio
Tra i fattori di rischio per l'obesità infantile troviamo sicuramente le cattive abitudini alimentari: l'abitudine a non consumare la prima colazione o a consumarla in maniera inadeguata, il consumo di merende abbondanti e poco salutari, un consumo non quotidiano di frutta e/o verdura, il consumo giornaliero di dolci e snack e l’utilizzo di bevande zuccherate (succhi di frutta, bevande gasate ecc..).

Percezione materna
Un altro aspetto fondamentale riguarda la percezione materna dello stato di salute dei propri figli: 40,3% dei bambini in sovrappeso o obesi è percepito dalla madre come sotto-normopeso; il 59,1% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga attività fisica adeguata e tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 69,9% pensa che la quantità di cibo assunta dal proprio figlio non sia eccessiva.
E’ quindi fondamentale “educare” le famiglie avvicinandole al concetto di “alimentazione sana” in modo da poter supportare al meglio i propri bambini.
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