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La Dieta restrittiva: quali conseguenze?

  • Immagine del redattore: ilaria salvatori
    ilaria salvatori
  • 3 gen
  • Tempo di lettura: 5 min

Dieta, obesità e restrizione


L’obesità (ma anche l’eccessivo controllo del peso corporeo) sono due importanti dilemmi riguardanti l’era moderna.


L’obesità è un serio problema di salute pubblica e, dal 1975 al 2016 si è assistito ad un aumento sostanziale dei casi di obesità. L’eccessivo consumo di cibi altamente calorici e molto lavorati , la facile reperibilità del cibo ed una limitata attività fisica sono tre dei fattori che maggiormente contribuiscono al dilagare di questa condizione.


Dall’altro lato l’eccessivo controllo del peso corporeo legato spesso ad alimentazione scorretta, a disinformazione e ad una società che ci vuole sempre più “magri e perfetti”, sta creando più di qualche danno.


grafico sull'obesità
Come mostrato nella figura sopra, la prevalenza dell'obesità e dell'obesità grave è aumentata in modo significativo tra gli uomini e le donne adulte tra il 1999-2000 e il 2017-2018

Le diete miracolose

Ognuno di noi, nella propria vita, ha provato almeno una volta a “mettersi a dieta” restringendo nettamente la quantità di cibo introdotta durante il giorno oppure affidandosi a guru della nutrizione e a diete poco bilanciate e prive di evidenze scientifiche che ne attestino l’effettivo valore.


Vediamone alcune e sfatiamo qualche mito.


La Dieta Atkins


Proposta nel 1972 come la “dieta rivoluzionaria”. Con una drastica riduzione del quantitativo di carboidrati e un via libera a a grassi e proteine, la dieta Atkins è stata a lungo una delle “diete da celebrità”, seguita da molti per i benefici che si ottenevano nel breve termine (o meglio, così dicevano).




Piramide alimentare dieta Atkins
La piramide alimentare delle diete Atkins: prediligere alimenti proteici limitando il consumo di cereali.


I benefici

Le diete a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto proteico offrono effettivamente alcuni benefici, come la riduzione del peso corporeo e il miglioramento della salute cardio-metabolica.


I rischi

Tuttavia, sono associate anche a potenziali complicazioni. Tra queste, il rischio di acidosi metabolica con sintomi che possono includere nausea, vomito, disidratazione e difficoltà respiratorie.

Un’altra possibile complicazione riguarda un aumento del rischio di formazione di calcoli renali. La riduzione del pH urinario, un aumento dell'escrezione acida e un bilancio di calcio ridotto sono infatti fattori che possono favorire la formazione di calcoli.


Per noi è quindi un GRANDE NO


La Dieta chetogenica

Sebbene spesso ci si riferisca ad essa utilizzando il termine “dieta”, in realtà quello chetogenico è un vero e proprio protocollo nato per curare l’epilessia.

La dieta chetogenica classica è un regime restrittivo basato su un rapporto di 4:1, il che significa una parte di carboidrati e proteine combinate per quattro parti di grassi. Ne esistono moltissime varianti e tutte devono essere seguite sotto stretto controllo del professionista sanitario.


Rischi e benefici

I benefici di una chetogenica sono in realtà molti: aumento della concentrazione e miglioramento delle prestazioni, diminuzione di colesterolo LDL e trigliceridi, miglioramento dell’ipertensione, diminuzione del grasso corporeo totale.

Non mancano tuttavia gli effetti negativi.

Gli effetti collaterali a breve termine della dieta chetogenica includono vomito, nausea, disturbi gastrointestinali, affaticamento, vertigini, sensazione di debolezza, riduzione dell'energia e alterazioni del battito cardiaco. L'inizio della dieta spesso provoca ipoglicemia e letargia.


Non tutti, però, possono seguire questa tipologia di protocollo: si tratta di un percorso studiato su misura per particolari categorie di soggetti.


Per noi è quindi un Sì, ma non per tutti.


La Paleo-dieta

Introdotta nel 1985 da Eaton and Konner e successivamente ripresa dal dott.re Loren Cordain nel 2010, la paleo dieta di presenta come la paladina del ritorno alle origini.

I sostenitori della dieta paleolitica ritengono che l'alimentazione moderna, caratterizzata principalmente da cibi processati, latticini, cereali e legumi, sia la causa principale delle malattie moderne e dell'epidemia di obesità.

Una dieta paleo include frutta, verdura, carni magre, pesce, uova, noci e semi, alimenti che in passato le persone potevano procurarsi attraverso la caccia e la raccolta. Non comprende invece alimenti diventati più comuni con l’avvento dell'agricoltura circa 10.000 anni fa, come cereali, legumi e latticini.

Secondo loro, i nostri geni non sono ben adattati ai regimi alimentari moderni sviluppatisi con l’agricoltura. Di conseguenza, i cibi paleolitici sarebbero più adatti alla nostra costituzione genetica rispetto alla dieta moderna.


Piramide alimentare della paleo dieta
Piramide della paleo dieta. Image Credit: Mountain Brothers / Shutterstock

TUTTAVIA, le ricerche antropologiche mostrano che i nostri antenati seguivano un'alimentazione varia, che includeva piante, cereali, legumi e carni di selvaggina.



La dieta paleo non solo richiede un budget elevato, ma è anche molto impegnativa da seguire rispetto ad altre diete. Nonostante la riduzione del peso e alcuni effetti positivi sul profilo cardiometabolico, questa dieta può avere conseguenze a lungo termine.

Si tratta di una dieta non equilibrata poiché scoraggia il consumo di alcuni gruppi alimentari come cereali integrali, legumi e latticini. Le carenze di micronutrienti possono causare effetti negativi a lungo termine. Chi segue la dieta paleo assume quantità insufficienti di calcio.

Questa dieta fornisce inoltre circa il 50% in meno di calcio rispetto al fabbisogno giornaliero.


Per noi è quindi un GRANDE NO



La Dieta dei gruppi sanguigni

Una grande premio per la fantasia dell’ideatore, questa è una dieta che ha sicuramente fatto scalpore e che, ahimè, ha avuto anche qualche degno seguace.

Nel 1996 Peter D'Adamo, un medico naturopata, pubblicò un libro (diventato best seller) in cui spiegava come essere più sani, magri e longevi semplicemente mangiando in base al gruppo sanguigno.


A quale gruppo appartieni? Vediamo cosa dovresti mangiare:


  • Tipo O: Prediligere carne, pesce, verdura e frutta; evitare cereali, legumi e latticini. Per perdere peso: frutti di mare, carne rossa, broccoli e olio d’oliva.

  • Tipo A: Preferire frutta, verdura, tofu, pesce e tacchino; evitare carne e latticini. Per perdere peso: frutti di mare, verdure, ananas e soia.

  • Tipo B: Dieta varia con carne, latticini e cereali. Per perdere peso: verdure verdi, uova, fegato e tè alla liquirizia, evitando pollo e mais.

  • Tipo AB: Consumare latticini, tofu, pesce, frutta e verdura. Per perdere peso: tofu, frutti di mare, verdure verdi e gorgonzola, evitando pollo e fagioli.


Se quindi sei AB e vuoi perdere peso, mangia tanto gorgonzola. Su quali basi scientifiche? Lo sanno solamente loro.


La teoria dietro la dieta basata sul gruppo sanguigno sostiene che il gruppo sanguigno influenzi la nostra capacità di digerire determinati alimenti, e che seguire una dieta adatta al proprio gruppo possa migliorare la digestione, mantenere il peso ideale, aumentare l'energia e prevenire malattie come il cancro e le malattie cardiovascolari.


Secondo questa teoria, il gruppo sanguigno O sarebbe l'originale "ancestrale" degli esseri umani cacciatori-raccoglitori, con diete ricche di proteine animali.

Il gruppo A sarebbe evoluto con l'agricoltura, seguendo diete più vegetariane, mentre il gruppo B sarebbe nato tra tribù nomadi consumatori di latticini. Il gruppo AB, derivato dalla mescolanza dei gruppi A e B, avrebbe raccomandazioni dietetiche intermedie.

Tuttavia, queste teorie sono state messe in discussione. Ad esempio, ci sono evidenze che il gruppo sanguigno A potrebbe essere stato il primo a evolversi, non il gruppo O.

Inoltre, non esistono prove scientifiche che colleghino direttamente il gruppo sanguigno alla digestione.


Per noi è quindi un GRANDISSIMO NO, dal momento che questa dieta non ha scientificamente senso (oltre al fatto che non ci sono studi scientifici che ne dimostrano l'efficacia o la validità) e non esistono evidenze scientifiche che supportino la correlazione tra il gruppo sanguigno e la digestione o la salute in generale.

Di conseguenza, adottare questa dieta potrebbe essere inutile e potenzialmente dannoso senza un'adeguata base scientifica.




Ma quindi, quale dieta seguire?

La risposta è sempre una: la DIETA MEDITERRANEA!

 
 
 

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©2023 by Dott.ssa Ilaria Salvatori - Biologa Nutrizionista

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