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Sonno , metabolismo e ritmi circadiani

  • Immagine del redattore: ilaria salvatori
    ilaria salvatori
  • 7 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

UNA VITA FRENETICA: SONNO E RITMI CIRCADIANI

Ho pensato di avviare una mini rubrica nella quale parlare di qualcosa di fondamentale, qualcosa che ci accompagna per circa 2/3 delle nostre giornate: il sonno.

Il sonno è un pilastro fondamentale della salute, senza di esso non potremmo vivere e senza di esso il nostro corpo andrebbe letteralmente in tilt.

Ma partiamo da qualche esempio concreto per introdurre l'argomento, partiamo dalla nostra quotidianità.

Nella società moderna si assiste sempre più alla mancanza di sonno e ad una ridotta qualità di esso. Lavoro, vita sociale, stress e altri fattori ci inducono a ridurre sempre più le ore di sonno a favore di quelle di veglia.

Difatti circa un terzo degli adulti nelle Americhe, in Europa e in Asia dormono meno delle 7 ore a notte raccomandate dalle autorità sanitarie.

Inoltre, la società moderna è attiva 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, il che favorisce il disallineamento circadiano contribuendo ad una serie di problemi spesso poco noti.

Irritabilità, stanchezza, affaticamento, ridotta capacità di concentrazione sono solo alcuni dei sintomi sperimentati in seguito alla mancanza di sonno: dietro questo c'è molto altro... leggete tutti gli articoli per scoprirlo!


COSA è IL SONNO?

Il sonno viene definito come "uno stato naturalmente ricorrente della mente e del corpo, caratterizzato da coscienza alterata, attività sensoriale relativamente inibita, ridotta attività muscolare e inibizione di quasi tutti i muscoli volontari durante il sonno a movimento rapido [REM] e riduzione delle interazioni con l'ambiente circostante".


Durante il sonno, il cervello si alterna tra il sonno non REM (NREM) e il sonno REM, con un ciclo NREM-REM completo che si verifica circa ogni 90 minuti.

  • Il sonno NREM è diviso in sonno leggero e sonno profondo e si verifica nella prima metà della notte. Durante questa fase, la respirazione e la frequenza cardiaca sono regolari e lenti, il cervello usa meno energia e possono verificarsi pensieri.

  • Il sonno REM si verifica nella seconda metà della notte e aumenta via via di durata. Questa fase del sonno è associata a respirazione e frequenze cardiache irregolari e più veloci rispetto al sonno NREM, si ha perdita di tono muscolare e sospensione temporanea dell'omeostasi, il cervello utilizza più energia. E' in questa fase che iniziamo a sognare.

Fasi del sonno

A COSA SERVE IL SONNO?

Il sonno ha molte funzioni, tra cui la conservazione e la ripartizione dell'energia tra i vari sistemi corporei.

Riduce inoltre lo stress ossidativo, migliora la rimozione dei prodotti metabolici di scarto, promuove la funzione immunitaria e facilita il consolidamento della memoria.

La maggior parte dei sistemi del corpo sono in uno stato anabolizzante durante il sonno, che aiuta a ripristinare i sistemi nervoso, immunitario, scheletrico e muscolare. Questi processi sono vitali per il mantenimento della memoria, della funzione cognitiva e dell'umore, nonché per le funzioni endocrine, metaboliche e immunitarie. I ritmi circadiani sono fondamentali in questo processo... ma vediamo cosa sono!


I RITMI CIRCADIANI e OROLOGIO BIOLOGICO

I ritmi circadiani sono ritmi di 24 ore che includono alcuni dei cambiamenti fisici, mentali e comportamentali che un organismo subisce nell'arco delle 24 ore.

Il sistema che regola il senso innato del tempo di un organismo e controlla i ritmi circadiani è chiamato orologio biologico. È composto da proteine codificate da migliaia di geni che si accendono e si spengono in un ordine specifico.

Il nostro orologio circadiano, detto orologio centrale, è situato a livello di una zona del cervello chiamata ipotalamo, nella regione nota con il nome di nucleo soprachiasmatico (SCN). Tuttavia, in quasi tutti i tessuti e organi, esistono anche una serie di orologi periferici volti a regolare altre funzioni quali risposte metaboliche, ricompensa e coordinazione motoria.

Secondo il modello "orchestra", l'orologio centrale si comporta come un direttore, con ogni orologio periferico come un membro dell'orchestra. Ogni membro ha la capacità di suonare il proprio "strumento". Ogni orologio periferico può adattarsi ai propri stimoli esterni e interni, ma è "condotto" dai segnali percepiti dall'orologio centrale.


Orologio centrale e periferico del ritmo circadiano

STIMOLI E ORMONI

Durante le 24 ore al giorno, la fisiologia umana è organizzata dall'orologio circadiano centrale e dagli orologi circadiani periferici, in modo tale che la veglia, l'assunzione di energia, l'elaborazione dei nutrienti e l'attività si verifichino durante il giorno biologico (quando i livelli di melatonina sono bassi). Al contrario, il sonno, il digiuno, l'inattività e i processi riparativi si verificano durante la notte biologica (quando i livelli di melatonina sono alti). Inoltre, l'orologio circadiano centrale, insieme agli spunti esterni (ad esempio, luce, assunzione di energia e attività), può trascinare orologi periferici situati in tutto il corpo.


Un ormone che assume un ruolo di fondamentale importanza è sicuramente la melatonina: si tratta di un messaggero chimico che dice al tuo corpo " è giunta l'ora di rilassarsi e prepararsi a riposare".

Viene rilasciata dalla ghiandola pineale (epifisi, in termini tecnici) e volgarmente definita come "ormone del buio"

I livelli di melatonina, difatti, raggiungono il picco nella ghiandola pineale e nella circolazione sanguigna durante il periodo di buio. Il picco di rilascio di melatonina si verifica durante la fase di buio, indipendentemente dal ritmo dell'attività: nelle specie diurne la melatonina coincide con il sonno, mentre negli animali notturni l'aumento della melatonina segnala la veglia.


Sonno e ritmi circadiani sono strettamente interconnessi e fondamentali per la salute umana: un corretto allineamento tra comportamento (veglia, alimentazione, attività) e ritmi biologici interni è essenziale per promuovere benessere ed efficienza metabolica.


LEPTINA E GRELINA

Altri ormoni sono coinvolti nel fine meccanismo dei ritmi circadiani e, tra questi, quelli connessi all'appetito e al metabolismo energetico.

L'appetito mostra infatti un ritmo circadiano che porta a una maggiore assunzione di cibo durante la fase attiva.

La grelina, prodotta principalmente dallo stomaco, stimola l'appetito e raggiunge i livelli più alti prima dei pasti, segnalando al cervello la necessità di nutrirsi. Al contrario, la leptina, secreta dagli adipociti, induce la sensazione di sazietà e aiuta a regolare il bilancio energetico a lungo termine.

Durante il sonno, i livelli di leptina aumentano, mentre quelli di grelina diminuiscono, contribuendo a ridurre l'appetito durante la notte.

La privazione o l'irregolarità del sonno è in grado di alterare sensibilmente l'equilibrio tra questi ormoni: i livelli di grelina aumentano e quelli di leptina diminuiscono. Questo squilibrio porta ad una serie di conseguenze, contribuendo allo sviluppo di obesità e diabete di tipo 2 e altri problemi metabolici. Quali? lo scoprirete nel prossimo post!

Grelina e leptina


FONTI:

 
 
 

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©2023 by Dott.ssa Ilaria Salvatori - Biologa Nutrizionista

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